Statuto
Art. 1 Origine della Fondazione
1.1 La Fondazione «Biblioteca Benedetto Croce» trae origine dall'atto in data 4 maggio 1955 a rogito notaio dott. Maddalena, con studio in Napoli alla via Giuseppe Verdi, 18, con il quale le signore Adele Rossi vedova del Senatore Benedetto Croce, Elena, Alda, Lidia e Silvia Croce fu Senatore Benedetto, hanno proceduto alla sua costituzione, facendo donazione alla Fondazione stessa della biblioteca del Sen. Benedetto Croce, ad esse pervenuta per successione, nonché dei locali in cui la biblioteca è collocata e di altre parti dello stesso immobile, pervenute alle signore Elena Croce, Alda Croce, Lidia Croce, Silvia Croce per donazione fatta a loro favore dal padre Sen. Benedetto Croce, con atto 15 dicembre 1925, beni descritti nel sopra ricordato atto di fondazione.
1.2 Intendimento delle fondatrici è stato quello di dare fedele esecuzione alla volontà del Sen. Benedetto Croce, il quale, dopo di aver dato vita all'Istituto Italiano per gli Studi Storici, disponendo in modo che la biblioteca da lui raccolta giovasse allo svolgimento dell'attività dell'Istituto, ebbe a manifestare il voto che si provvedesse nel modo più opportuno ad assicurare in perpetuo la conservazione e l'uso della biblioteca. Per il quale fine la vedova e le figlie del Sen. Benedetto Croce, sue eredi, hanno ritenuto opportuno di dare vita ad un'apposita Fondazione.
Art. 2 Sede
2.1 La Fondazione «Biblioteca Benedetto Croce» ha sede in Napoli nei locali situati al piano nobile del Palazzo Filomarino, in via Benedetto Croce, 12, dove la biblioteca è collocata.
Art. 3 Scopo
3.1 Scopo della Fondazione è la conservazione, tutela e valorizzazione della biblioteca lasciata da Benedetto Croce, dichiarata di eccezionale interesse ai fini della legge 10 giugno 1939, n. 1089, con Decreto Ministeriale 16 maggio 1943, confermato con Decreto Ministeriale 10 febbraio 1952, di garantirne l’unità e l’integrità e di mantenerla nelle condizioni necessarie perché possa continuare a servire agli studi e a svolgere le funzioni per cui, come si evince dall’art. 1 del presente Statuto, è stata costituita. Per l’unicità di alcuni suoi fondi librari, risponde inoltre alle richieste di studio di cui è oggetto in sede nazionale ed internazionale.
3.2 Alla Fondazione spetta, inoltre, la conservazione, valorizzazione e gestione degli archivi, di cui all’art. 4 del presente Statuto, che sono di sua proprietà e in suo possesso a titolo di deposito perpetuo o temporaneo, secondo le modalità prescritte da apposito regolamento, approvato dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei voti e su autorizzazione del Presidente. L'archivio di Gustav Herling sarà consultato secondo le prescrizioni da lui precisate nel lascito temporaneo alla Fondazione.
3.3 La Fondazione cura la raccolta delle edizioni delle opere di Benedetto Croce e delle traduzioni di esse, e la raccolta degli scritti della sua opera. Ne cura inoltre la diffusione a livello nazionale e internazionale con iniziative di studio di pari rilevanza.
3.4 Al solo scopo di perseguire i propri scopi statutari e in modo coerente con gli stessi, la Fondazione, pur rimanendo rigorosamente istituto senza scopo di lucro, può porre in essere atti, assumere obbligazioni, stipulare contratti e svolgere attività, anche commerciali, purché in modo non prevalente. Ogni eventuale utile, profitto o vantaggio patrimoniale netto, comunque conseguiti, dovranno essere integralmente destinati al perseguimento degli scopi statutari.
3.5 La Fondazione non ha scopo di lucro.
Art. 4 - Patrimonio
4.1 II patrimonio della Fondazione è costituito dalla biblioteca e dagli altri beni immobili, ad essa destinati dalle fondatrici con l'atto costitutivo, quali risultano descritti nell'atto medesimo, con tutti gli oneri e diritti relativi, e segnatamente con gli obblighi derivanti, a favore dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici, dalla convenzione in data 11 novembre 1945, depositata negli atti del notaio Fulvio Maddalena di Napoli con verbale dell'11 marzo 1955, al n. 19758, vol. 682.
4.2 Fanno parte del patrimonio anche i beni mobili, indicati in un apposito registro tenuto presso la sede della Fondazione e nel catalogo dei libri che costituiscono la biblioteca, ed i beni immobili successivamente pervenuti alla Fondazione.
4.3 Il patrimonio della Fondazione attualmente consta dei seguenti beni:
Immobili
- Appartamento in Napoli alla Via Benedetto Croce n.12, 2° piano; dati catastali: Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub.38, ZC 12, Cat. A/1, Classe 2, vani 12, Rendita Catastale € 2.107,14. Donato da Elena, Alda, Lidia e Silvia all’atto della fondazione con atto per Notaio Ferdinando Maddalena del 4.5.1955 Rep 141719 Racc. 7387 registrato l'8 maggio 1955 al n.24111 Vol.685 fol.40;
- Terraneo in Napoli all'interno del cortile del palazzo in via Benedetto Croce n.12, Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub.15, ZC 12, Cat.A/4, Classe 4, vani 3,5, Rendita Catastale € 253,06. Donato da Elena, Alda, Lidia e Silvia all’atto della fondazione con atto per Notaio Ferdinando Maddalena del 4.5.1955 Rep 141719 Racc. 7387 registrato l'8 maggio 1955 al n. 24111 Vol.685 fol 40;
- Terraneo in Napoli all'interno del cortile del palazzo in via Benedetto Croce n.12, Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub.18, ZC.12, Cat.C/3, Classe 5, cons. mq 32, Rendita Catastale € 743,70 . Donato da Elena, Alda, Lidia e Silvia all’atto della fondazione con atto per Notaio Ferdinando Maddalena del 4.5.1955 Rep 141719 Racc. 7387 registrato l'8 maggio 1955 al n. 24111 Vol.685 fol 40;
- Terraneo in Napoli all'interno del cortile del palazzo in via Benedetto Croce n.12, Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub.101, ZC 12, Cat. C/2, Classe 3 cons. mq 200, Rendita Catastale € 1.404.76. Donato da Elena, Alda, Lidia e Silvia all’atto della fondazione con atto per Notaio Ferdinando Maddalena del 4.5.1955 Rep 141719 Racc. 7387 registrato l'8 maggio 1955 al n. 24111 Vol.685 fol 40;
- Terraneo in Napoli all'interno del cortile del palazzo in via Benedetto Croce n. 12, Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub.19, ZC 12, Cat. C/2, Classe 5 cons. mq 68, Rendita Catastale € 653,21. Acquisito per testamento Alda Croce, dichiarazione di successione Num. 842 Vol. 9990 del 18/5/2010;
- Appartamento in Napoli alla via Benedetto Croce n. 12, 2° piano, int. Dati catastali Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub 40, ZC 12, Cat. A/2, Classe 6, 10 vani, Rendita Catastale € 1.730,16. Acquistata nuda proprietà con atto per Notaio Francesco Dente in data 29/7/2005, rep. n.178613; ricongiunto usufrutto a seguito del decesso della sig.ra Croce Alda deceduta l'11 luglio 2009;
- Appartamento in Napoli alla via Benedetto Croce n. 12, 4° piano, int.24 Dati catastali Sez SGU, Fgl 1, Part 65, Sub.48, ZC 12, Cat. A/4, Classe 6, vani 5, Rendita Catastale € 503,55. Acquisito per testamento Alda Croce, dichiarazione di successione Num. 842 Vol. 9990 del 18/5/2010;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n.67-69, piano 2; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub.7, ZC 11, Cat. A/10, Classe 1, vani 8, Rendita Catastale € 5.102,59. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964.
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano T-1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 102, ZC 11, Cat. A/8, Classe 1, vani 7,5, Rendita Catastale € 3.989,63. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano T; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 103, ZC 11, Cat. A/8, Classe 1, vani 8, Rendita Catastale € 4.255,60. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano T; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 105, ZC 11, Cat. A/8, Classe 2, vani 10, Rendita Catastale € 6.197,48. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano 2; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 107, ZC 11, Cat. A/8, Classe 1, vani 8,5, Rendita Catastale € 4.521,58. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano S1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 111, ZC 11, Cat. A/10, Classe 1, vani 3, Rendita Catastale € 1.913,47. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano S1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 112, ZC 11, Cat. A/10, Classe 1, vani 4,5, Rendita Catastale € 2.870,21. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano S1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 116, ZC 11, Cat. A/10, Classe 1, vani 15, Rendita Catastale € 9.567,36. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano 3; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 113, Sub 117, ZC 11, Cat. A/8, Classe 1, vani 4, Rendita Catastale € 2.127,80. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 63, piano 1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 115, Sub 1, ZC 11, Cat. A/2, Classe 6, vani 6, Rendita Catastale € 1.673,32. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Negozio in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 65, piano T; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 115, Sub 2, ZC 11, Cat. C/1, Classe 4, mq 30, Rendita Catastale € 881,59. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 63, piano 2; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 115, Sub 19, ZC 11, Cat. A/10, Classe 2, vani 9, Rendita Catastale € 6.693,28. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67- 69, piano S1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 115, Sub 105, ZC 11 , Cat. A/4, Classe 6 , vani 2,5, Rendita Catastale € 348,61. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67- 69, piano T; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 115, Sub 106, ZC 11, Cat. A/4, Classe 6, vani 2,5, Rendita Catastale € 348,61. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Terraneo in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67- 69, piano T; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 115, Sub 108, ZC 11, Cat. C/6, Classe 5, mq 29, Rendita Catastale € 173,74. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- Appartamento in Napoli alla Via Francesco Crispi n. 67-69, piano S1, T, 1; dati catastali: Sez CHI, Fgl 15, Part 262, Sub 1, ZC 11, Cat. A/4, Classe 6, vani 4,5, Rendita Catastale € 627,50. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964;
- locali al piano terra e seminterrato alla Via Martucci; in catasto alla sez.CHI, Fgl 15, Part. 114 Sub 1, cat.F/2, Via Martucci p.T-S1, unità collabente. Acquisito per testamento Adele Rossi Croce, dichiarazione di successione Num. 3590 Vol.1758 del 24/6/1964.
Biblioteca
La Biblioteca di Benedetto Croce consta di 80.000 volumi, cui si aggiungono il fondo Alda Croce di 30.000 volumi e il fondo Piero Craveri di 10.000 volumi.
Archivi
- Sono di proprietà l’archivio Alda Croce e le carte di Francesco De Sanctis.
- Sono affidati a titolo di deposito fiduciario perpetuo l'archivio di Benedetto Croce, quello di sua moglie Adele Rossi e quelli delle figlie Elena, Lidia, Silvia Croce.
- Sono affidati a titolo di deposito fiduciario temporaneo l’archivio Gustav Herling e l’archivio Raimondo Craveri.
4.4 La Fondazione potrà ricevere lasciti a titolo ereditario o di legato, donazioni, elargizioni e contributi a titolo gratuito da parte di enti pubblici o privati, società, associazioni, fondazioni, persone fisiche, così come da parte dello Stato, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni.
4.5 Tutti i beni pervenuti andranno a fare parte del patrimonio della Fondazione e saranno destinati esclusivamente alla realizzazione degli scopi statutari.
4.6 L'archivio di Benedetto Croce, a norma dell'atto costitutivo, così come quelli di sua moglie Adele e delle figlie Elena, Lidia, Silvia Croce, per volontà delle medesime sono stati affidati alla Fondazione a titolo di deposito fiduciario perpetuo.
4.7 L'archivio di Gustav Herling, per disposizione dello stesso, e quello di Raimondo Craveri, per volontà degli eredi, sono stati affidati alla Fondazione a titolo di deposito fiduciario temporaneo.
4.8 L'archivio di Alda Croce, per sua volontà, è di proprietà della Fondazione, così come lo sono le carte di Francesco De Sanctis, a suo tempo raccolte da Benedetto Croce.
Art. 5 – Entrate
5.1 La Fondazione provvede al conseguimento del suo scopo e allo svolgimento delle proprie attività istituzionali mercé le rendite a qualunque titolo ricavate dai beni costituenti il proprio patrimonio e dalla loro più proficua valorizzazione ed utilizzazione, nonché mercé i contributi e i finanziamenti eventualmente percepiti a fronte delle attività indicate al precedente art. 3.
Art. 6 - Organi della Fondazione
6.1 Sono organi della Fondazione:
a. il Consiglio Direttivo;
b. il Presidente;
c. il Revisore dei conti.
6.2 La Fondazione deve tenere il libro dei verbali del Consiglio Direttivo, che deve essere preventivamente numerato, timbrato e sottoscritto dal Presidente e da un membro del Consiglio Direttivo. La Fondazione dovrà inoltre tenere i libri e le scritture, anche contabili, imposti dalla legislazione fiscale ed amministrativa vigente.
6.3 Il Consiglio Direttivo individua, tra la persone fisiche estranee alla Fondazione, un Segretario-Tesoriere, con le funzioni ed i compiti di cui al successivo art. 11. Il Segretario-Tesoriere non è organo della Fondazione.
Art. 7 – Consiglio Direttivo
7.1 La Fondazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da un numero di nove consiglieri:
1) da tre consiglieri costituiti da un discendente per ciascuna delle tre stirpi di Elena, Lidia e Silvia Croce, nominati a maggioranza da tutti gli appartenenti alla stirpe. Qualora tale maggioranza non si determini, il rappresentante della stirpe sarà designato dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei suoi membri;
2) da due consiglieri nominati a maggioranza dai membri di tutte le stirpi, che delibera entro trenta giorni dalla convocazione predisposta dal Presidente, oltre i quali delibera il Consiglio Direttivo.
In riferimento all’ipotesi di cui ai punti 1 e 2 i discendenti chiamati ad effettuare la designazione all’interno della propria stirpe o tra tutte le stirpi, potranno designare anche persona estranea alle stirpi, purché avente alta rinomanza nel campo degli studi letterari e scientifici o si sia particolarmente distinto nel campo economico e giuridico. Con riferimento ai punti 1 e 2 a tale disposizione può attenersi anche il Consiglio Direttivo;
3) da due consiglieri scelti tra studiosi di materie umanistiche che abbiano dato contributi e svolto attività di alto profilo culturale e scientifico e sono designati dal Consiglio Direttivo, su proposta del Presidente, a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
I membri del Consiglio Direttivo così designati ai punti 1, 2 e 3 durano in carica cinque anni e possono essere rinnovati dal Consiglio Direttivo.
4) dal Presidente dell’Istituto Italiano di Studi Storici;
5) dal direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli.
Art. 8 - Competenze del Consiglio Direttivo
8.1 Il Consiglio Direttivo delibera su tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione della Fondazione, secondo le disposizioni di legge e del presente Statuto, salvo gli atti rientranti nelle competenze esplicitamente attribuite ad altro organo.
8.2 In particolare e a titolo esemplificativo, il Consiglio Direttivo delibera su:
a. la determinazione degli indirizzi generali della gestione e delle attività istituzionali;
b. l’assetto organizzativo interno;
c.l'emanazione, la modifica e l'abrogazione dei regolamenti previsti dall'art. 3 dello Statuto e di ogni altro regolamento interno;
d. la gestione ed il finanziamento della Fondazione e tutti i contratti e gli atti a ciò connessi;
e. l’investimento del patrimonio e l’utilizzazione delle rendite e dei fondi;
f. l'approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo nei termini di cui al successivo art. 13;
g. la modifica dello Statuto;
h. lo scioglimento della Fondazione e la devoluzione del patrimonio, fermo quanto disposto nel successivo art. 18;
i. la nomina del Revisore dei conti;
l. l'individuazione del Segretario-Tesoriere e la stipula del relativo contratto di prestazione professionale;
m. l’eventuale istituzione di un Comitato scientifico, individuando persone qualificate nell'ambito degli studi umanistici, per fornire alla Fondazione la consulenza che possa rendersi necessaria;
n. l’eventuale nomina di un Vice Presidente, tra i membri già in carica del Consiglio Direttivo, su proposta del Presidente e col voto a maggioranza assoluta dei membri del Consiglio Direttivo. Decade dall’incarico alla scadenza della sua nomina a membro del Consiglio Direttivo e può essere rinnovato come Vice Presidente, su proposta del Presidente e a maggioranza assoluta del Consiglio Direttivo.
Art. 9 - Funzionamento del Consiglio Direttivo
9.1 Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal consigliere più anziano di età.
9.2 Il Consiglio Direttivo si riunisce presso la sede della Fondazione o presso altro luogo indicato dal Presidente, purché sito nel territorio della Repubblica Italiana, normalmente almeno due volte all'anno e comunque tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o quando gliene facciano richiesta scritta, con indicazione degli argomenti da trattare, almeno due consiglieri. La convocazione è fatta mediante invio a mezzo raccomandata A. R., e-mail o altro mezzo che fornisca la prova del ricevimento, ai consiglieri almeno otto giorni prima dell'adunanza (salvo nei casi di urgenza, nei quali può avvenire anche tre giorni prima della riunione), di un avviso contenente l’indicazione delle materie da trattare. Le riunioni saranno valide anche senza convocazione, qualora sia presente l'intero Consiglio Direttivo.
9.3 Le adunanze del Consiglio Direttivo possono tenersi per teleconferenza e videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati, che sia loro consentito di seguire la discussione, intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati nonché di inviare, ricevere e visionare documenti. Verificandosi questi requisiti, il Consiglio Direttivo si considera tenuto nel luogo in cui si trovano il Presidente della riunione ed il Segretario-Tesoriere.
9.4 Per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. In nessun caso è ammessa la delega.
9.5 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti dei presenti, salvi i casi in cui il presente Statuto richieda una diversa maggioranza.
9.6 Il voto è palese ed in caso di parità prevale il voto del Presidente.
9.7 Delle riunioni verrà redatto, a cura del Segretario-Tesoriere, un verbale secondo le indicazioni dell’art. 2375 c.c., se ed in quanto compatibili. Il verbale viene approvato nella prima riunione consiliare successiva a quella cui il verbale stesso si riferisce e viene controfirmato dal Presidente.
Art. 10 - Il Presidente
10.1 Il Presidente è eletto dal Consiglio direttivo tra i suoi componenti, dura in carica cinque anni ed è rieleggibile.
10.2 Il Presidente ha la rappresentanza attiva e passiva della Fondazione dinanzi ai terzi, alla Pubblica Amministrazione, a qualunque organo giurisdizionale e dinanzi ad eventuali arbitri, convoca, presiede e coordina i lavori del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico eventualmente nominato (salvo quanto previsto dal comma 3 dell'art. 13 dello Statuto), predispone l'ordine del giorno delle riunioni dei suddetti organi, dà esecuzione, con l'ausilio del Segretario-Tesoriere, alle deliberazioni del Consiglio Direttivo, svolge gli ulteriori compiti previsti dal presente Statuto e, eventualmente, dai regolamenti interni.
10.3 In caso di assoluta urgenza e qualora sia impossibile riunire il Consiglio Direttivo, il Presidente può assumere ogni decisione nell'interesse della Fondazione e relativa alle attività rientranti nelle competenze dell'organo consiliare, che dovrà poi essere da questi convocato senza indugio per la dovuta informativa sulle decisioni assunte.
Art. 11 - Il Segretario-Tesoriere
11.1 Il Consiglio Direttivo nomina un Segretario-Tesoriere. Il Segretario-Tesoriere non è organo della Fondazione, non ha diritto di voto nelle deliberazioni consiliari e non viene computato nel relativo quorum costitutivo.
11.2 Il Consiglio Direttivo stabilisce i criteri per l'individuazione del Segretario-Tesoriere, gli elementi del relativo contratto professionale nel quale saranno specificati nel dettaglio i suoi compiti e la sua retribuzione.
11.3 Il Segretario-Tesoriere redige i verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo, cura la tenuta dei libri dell'Ente, rilascia copia degli atti e dei verbali degli organi della Fondazione, coadiuva il Presidente nello svolgimento dei suoi compiti e con questi dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Direttivo, gestisce la cassa, predispone i mandati di pagamento, predispone i progetti del bilancio consuntivo e di quello preventivo da sottoporre all'approvazione del Consiglio Direttivo, istruisce le delibere consiliari riguardanti l'investimento e la gestione delle finanze dell'Ente, cura i rapporti con le banche e ne informa il Presidente e il Consiglio.
Art. 12 – Il Revisore dei conti
12.1 Il Consiglio Direttivo nomina un Revisore dei conti scelto fra gli iscritti nel registro dei Revisori Legali.
12.2 Le determinazioni del Revisore dei conti sono trasmesse al Presidente della Fondazione e da questi custodite.
12.3 Il Revisore dei conti dura in carica cinque anni e può essere riconfermato. La cessazione avverrà successivamente all'approvazione del bilancio consuntivo relativo all'ultimo anno del mandato, ma il Revisore dei conti resterà in carica in prorogatio sino alla nomina del suo successore. In caso di cessazione medio tempore, per qualunque causa o ragione, il Consiglio Direttivo provvederà alla nomina del sostituto nella prima riunione successiva alla causa di cessazione o alla conoscenza della stessa.
12.4 Al Revisore dei conti è affidato il controllo contabile nonché i compiti rimessi al Collegio sindacale a norma dell'art. 2403 c.c.
12.5 Il Revisore dei conti, su richiesta del Presidente della Fondazione, partecipa senza diritto di voto alle riunioni del Consiglio Direttivo e redigerà una propria relazione a commento del bilancio consuntivo e del bilancio preventivo. Il Revisore dei conti ha il potere di procedere ad atti di ispezione, di chiedere copia di ogni atto o verbale della Fondazione, di richiedere informazioni al Consiglio Direttivo.
Art. 13 - Esercizio finanziario
13.1 L'esercizio finanziario della Fondazione coincide con l'anno solare. Entro il 30 novembre di ciascun anno è approvato il bilancio preventivo dell'anno successivo e non oltre il 30 aprile è approvato il conto consuntivo dell'anno precedente.
Art. 14 - Collocazione della biblioteca
14.1 La biblioteca Benedetto Croce dovrà rimanere collocata, nella sua attuale disposizione, nei locali del Palazzo Filomarino sopra ricordati, dove essa si trova, e ciò in conformità allo scopo principale della Fondazione, la quale tende a garantire la conservazione della biblioteca nelle condizioni e nell'ambito in cui fu formata dal Sen. Benedetto Croce.
14.2 Con deliberazione del Consiglio Direttivo adottata a maggioranza dei voti dei suoi componenti in carica, la biblioteca potrà essere trasferita in altri locali solo in caso di forza maggiore, considerandosi tale il perimento dell’edificio in cui si trova, la sua demolizione imposta da atto della pubblica utilità, i pericoli derivanti dalle sue condizioni statiche, che non possono essere rimossi, per un assoluto impedimento di carattere tecnico o economico.
14.3 II Consiglio Direttivo delibererà nello stesso modo sulla scelta dei locali nei quali la biblioteca dovrà essere trasferita, che dovranno essere costituiti da quel numero di apposite sale comunicanti tra loro che risulterà necessario per collocare unitariamente e integralmente, in modo degno e consono al loro elevato valore, tutto il materiale costituente la biblioteca e tutti gli oggetti mobili che l'arredano e la decorano.
Art. 15 - Funzionamento della biblioteca
15.1 Le modalità e le condizioni di accesso alla biblioteca e di consultazione dei libri sono determinate da un apposito regolamento, deliberato dal Consiglio Direttivo. E' escluso il prestito dei libri ed è fatto divieto di portare fuori dei locali ove la biblioteca è collocata, qualsiasi volume, documento od oggetto che ne faccia parte.
Art. 16 - Rapporti con l'Istituto Italiano per gli Studi Storici
16.1 I rapporti tra la Fondazione e l'Istituto Italiano per gli Studi Storici sono attualmente regolati dalla convenzione di cui all'art. 4.1, oggi prorogata. La Fondazione procederà quando necessario alla rinnovazione dei precedenti accordi o alla stipulazione di nuovi accordi in modo che sia costantemente assicurata all'Istituto Italiano per gli Studi Storici la possibilità di utilizzare la biblioteca, in conformità alla volontà del Sen. Benedetto Croce, ricordata all'art. 1 dello Statuto.
Art.17 - Archivio Benedetto Croce
17.1 L'archivio di Benedetto Croce così come gli archivi afferiti alla Fondazione in deposito fiduciario, rispettivamente perpetuo e temporaneo come precisato al precedente art. 4, saranno da essa conservati nei locali della biblioteca.
Art. 18 - Scioglimento
18.1 La Fondazione ha durata illimitata.
18.2 Qualora la Fondazione venisse a trovarsi nell’impossibilità di perseguire i suoi scopi, il Consiglio Direttivo, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti, delibera lo scioglimento della Fondazione. In tal caso, il Consiglio Direttivo nominerà tra i propri consiglieri o, se indispensabile, tra professionisti esterni di particolare e comprovata competenza e fiducia, uno o più liquidatori, muniti dei necessari poteri.
18.3 Esaurita la liquidazione, il patrimonio residuo sarà devoluto, secondo le indicazioni dal Consiglio Direttivo con delibera assunta a maggioranza assoluta dei componenti, all’atto dello scioglimento della Fondazione, ad altro ente privato avente finalità analoghe o allo Stato, con specifica e tassativa destinazione alla Biblioteca Nazionale di Napoli, alla cui Direzione dovranno essere affidate la gestione e conservazione dei beni compresi in detto patrimonio. In entrambi i casi rimangono fermi i diritti e gli obblighi stabiliti dall'atto costitutivo della Fondazione e dal presente Statuto anche in merito alla destinazione di detto patrimonio ad attività compatibili o coerenti con lo scopo della Fondazione.