Benedetto Croce in Arcadia. Un incontro per ricordare la conferenza di 80 anni fa

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Roma - Accademia dell'Arcadia, in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce

24/11/2025 - Convegni

Benedetto Croce in Arcadia

Un incontro per ricordare la conferenza di ottanta anni fa

 

«Arcadia è a volta a volta nome di spregio e di scherno, e nome che suscita immagini di pace e di gentili piaceri e trastulli, quali la pace consente». Queste le parole con cui Benedetto Croce il 24 novembre 1945 aprì la conferenza inaugurale dell’anno accademico dell’Accademia dell’Arcadia, nel salone vanvitelliano della Biblioteca Angelica; il tema era L’Arcadia e la poesia del Settecento. La partecipazione all’evento fu straordinaria: il pubblico, numerosissimo, si arrampicò persino sugli scaffali delle librerie per vedere meglio; neppure l’arresto della corrente elettrica compromise il buon esito dell’incontro, che proseguì a lume di candela. In un’Italia ancora coperta di rovine e lacerata da aspri conflitti, quel discorso assunse inevitabilmente un profondo significato politico, anche perché pronunciato dall’autore del Manifesto degli intellettuali non fascisti, in Arcadia Eudoro Dianeo, per esprimere la propria riconoscenza a una delle due istituzioni culturali che non lo aveva cancellato dall’albo dei soci per il suo rifiuto – unico tra gli intellettuali non ebrei – di compilare il questionario razziale del 1938 (l’altra istituzione era stata l’Istituto veneto di scienze, lettere e arti).

 

Per riflettere su quella conferenza, a ottanta anni di distanza, l’Accademia dell’Arcadia, in collaborazione con la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, propone un incontro di studio nel salone vanvitelliano della Biblioteca Angelica per il pomeriggio del 24 novembre 2025, dalle 16:00 alle 19:00. Dopo i saluti di Maurizio Campanelli, Custode generale d’Arcadia, e di Benedetta Craveri, Presidente della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, interverranno Giorgio Panizza (Una serata particolare: verso Geografia e storia della letteratura italiana), Paolo D’Angelo (Nell’Italia senza libertà. Vessazioni e amarezze nella vita di Croce negli anni del fascismo) ed Emanuele Cutinelli-Rendina (Benedetto Croce in Arcadia tra antifascismo e postfascismo). Le conclusioni saranno affidate a Gianluca Genovese.

2025.11.24_Benedetto Croce in Arcadia